Coronavirus: l’impegno di Soleterre

Soleterre fornisce assistenza psicologica e rafforza l’accompagnamento a distanza

Per affrontare la crisi COVID-19, Soleterre – organizzazione di prossimità di Fondazione Sodalitas –  ha schierato uno staff di 10 psicologi nei reparti dell’emergenza emergenza del Policlinico S. Matteo di Pavia per assistere pazienti, parenti e il personale sanitario che, dopo settimane massacranti, è a rischio burnout (https://soleterre.org/coronavirus). Inoltre, ha rafforzato l’accompagnamento a distanza per i beneficiari degli interventi di inserimento lavorativo, assicurando orientamento e informazioni in questo periodo di notevole incertezza (www.facebook.com/programmalavorosoleterre).

Iniziative in corso o pianificate a breve sul territorio per soddisfare nuovi bisogni

Soleterre è al lavoro per realizzare un’estensione del progetto tesa al supporto da remoto (con strumenti di videochiamata) che permetta di seguire i beneficiari sino a qui seguiti, per aiutarli a recuperare una dimensione di normalità dopo l’emergenza, si tratti di ex-ospedalizzati COVID, di parenti, di personale sanitario o di beneficiari del programma-lavoro che dovranno affrontare una nuova fase con il naturale disorientamento che le conseguenze del virus porteranno nei comportamenti e nella vita sociale di tutti.

Nell’immediato futuro, Soleterre potrebbe rivolgere la stessa attenzione ai bisogni sopra descritti anche ad altre persone (nell’area pavese, milanese e lodigiana) che dovranno affrontare e gestire le ansie e il disagio per il cambiamento nel modo di vivere che sperimenteremo a lungo dopo la crisi sanitaria, in Italia e nel mondo.

Criticità indotte da Covid-19 nell’erogazione dei servizi

La maggiore criticità si lega alla necessità di continuare ad assicurare ai beneficiari l’aiuto che Soleterre ha sinora garantito, essendo cambiate le priorità sociali, assistenziali e sanitarie in conseguenza dell’emergenza Coronavirus. Tutto questo rende tanto più importante garantire particolare attenzione a coloro che già prima dell’emergenza si trovavano in una condizione di fragilità (i piccoli pazienti di oncoematologia ed i gruppi marginalizzati nella nostra società) e che ora sono esposti più di altri al virus stesso o alle conseguenze dell’emergente crisi economica. In particolare, si pensi ai bambini, alle famiglie ed al personale sanitario coinvolti nel dramma del cancro infantile, che ora pagano le conseguenze del riorientamento delle risorse medico-sanitarie verso l’emergenza COVID o le persone che a causa dell’emergenza hanno perso il lavoro o stanno affrontando una massiccia riduzione del proprio reddito.

Necessità urgenti per poter continuare ad erogare i servizi

Soleterre ora è in cerca di un aiuto economico per poter garantire continuità alle azioni in favore dei piccoli malati di cancro, delle loro famiglie e dei disoccupati/sottoccupati appartenenti a gruppi vulnerabili, per non lasciarli soli, ora che le priorità collettive sono altre.

Sul fronte del Progetto Emergenza Coronavirus è in cerca di un aiuto economico per dare seguito allo sforzo iniziale di risposta ai bisogni, realizzato autonomamente con risorse esclusivamente proprie, mettendo a disposizione le proprie competenze per aiutare coloro che soffrono e lavorano per vincere questa sfida al virus.

 

 

 

Soleterre dal 2002 si occupa di diritto alla salute nel suo significato più ampio. Se il Programma Grande Contro il Cancro è focalizzato sulla lotta al cancro infantile e in Italia si sviluppa nei reparti di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico S.Matteo di Pavia e SS.Annunziata di Taranto garantendo supporto psicologico a pazienti, familiari e personale sanitario, dall’altro lato il Programma Lavoro vuole garantire l’inserimento lavorativo di target vulnerabili (migranti, ex pazienti oncologici e caregivers). Lo staff si compone di 16 dipendenti, 11 collaboratori part-time e oltre 45 volontari in Italia.

www.soleterre.org

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Soleterre ha schierato uno staff di psicologi nei reparti del Policlinico S. Matteo di Pavia per assistere pazienti, parenti e il personale sanitario; ha rafforzato l’accompagnamento a distanza per i beneficiari degli interventi di inserimento lavorativo; lavora ad un’estensione dei suoi progetti.