Coronavirus: l’impegno di Fondazione Renato Piatti onlus

Fondazione Piatti vuole garantire la continuità assistenziale anche a distanza

Fondazione Renato Piatti onlus – organizzazione di prossimità di Fondazione Sodalitas – ha due priorità assolute: salvaguardare la sicurezza e la salute delle 165 persone con disabilità ospiti delle 9 strutture ancora aperte, così come dei quasi 200 operatori che si prendono cura di loro; per le 7 strutture chiuse, tra le quali rientrano anche il Centro Autismo di Milano e quello di Varese, l'obiettivo ineludibile è invece quello di garantire la continuità assistenziale a distanza, con modalità del tutto sperimentali.

Iniziative in corso o pianificate a breve

Per quanto riguarda la continuità assistenziale per gli ospiti e i familiari dei 7 centri chiusi, è stato messo a punto un progetto di teleriabilitazione e telecontatto.

Criticità indotte da Covid-19 nell’erogazione dei servizi

L’emergenza ha reso necessarie misure straordinarie di protezione per gli ospiti e per gli operatori dei centri ancora aperti: acquisto di dispositivi di protezione individuale, cicli di sanificazione degli ambienti, interventi di compartimentazione degli spazi per garantire il più possibile il distanziamento sociale.

La criticità relativa agli utenti dei centri chiusi riguarda, invece, la necessità dell'uso sperimentale di nuove tecnologie per il tele-monitoraggio, la tele-riabilitazione e il supporto psicologico a distanza rivolto a familiari e caregiver.

Necessità urgenti per poter continuare ad erogare i servizi

Rispetto ai centri ancora aperti, gli interventi indispensabili e urgenti determinano un fabbisogno economico correlato al tempo in cui si protrarrà l'emergenza. I dati attuali indicano che i costi extra da sostenere per acquisto di dispositivi di protezione individuale, cicli di sanificazione degli ambienti, compartimentazione degli spazi per garantire il più possibile il distanziamento sociale ammontano a circa 50.000 euro al mese.

Per quanto riguarda la continuità assistenziale per gli ospiti dei centri chiusi, l'impegno economico è correlato al numero di servizi a distanza che si riuscirà progressivamente ad attivare. I costi fissi minimi per lo start-up del servizio (acquisto di PC portatili per gli operatori e, eventualmente, per alcuni familiari, formazione specifica agli operatori per la conduzione degli interventi a distanza, acquisto di materiali ad hoc da fornire sia agli operatori sia - se occorre - ad alcune famiglie) ammontano a circa 15.000 euro. I costi variabili saranno sostanzialmente quelli delle ore/lavoro degli operatori, dei responsabili per il coordinamento e supervisione del servizio oltre, infine, a i costi di valutazione dell'impatto del servizio stesso.

 

 

 

Fondazione Renato Piatti Onlus, nata a Varese nel 1999, si prende cura di persone con disabilità intellettive e disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie, con la missione di garantire loro la migliore qualità di vita possibile in tutte le fasi dell’esistenza. La nostra “grande famiglia” è oggi costituita da circa 500 persone fragili di tutte le età, ospitate in 16 Centri (diurni, semiresidenziali e residenziali) ubicati nelle province di Milano e di Varese, e da oltre 450 operatori.

www.fondazionepiatti.it

 

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Fondazione Renato Piatti onlus salvaguarda la salute di ospiti ed operatori delle sue strutture ancora aperte e ha messo a punto un progetto di teleriabilitazione e tele contatto per la continuità assistenziale a distanza per gli ospiti dei centri che sono stati chiusi.