Coronavirus: l’impegno di Dianova

Dianova si è mobilitata per tutelare i ragazzi che ospita, i dipendenti e le sue equipe

Dianova – organizzazione di prossimità a Fondazione Sodalitas -,  che accoglie ogni anno più di 350 persone nelle sue comunità, si è mobilitata per tutelare non solo i ragazzi che ospita ma anche tutti i dipendenti e i componenti delle equipe di ogni struttura, adottando puntualmente le misure indicate dal Ministero della Salute, dagli Enti pubblici per far fronte all'emergenza Coronavirus.

Iniziative sul territorio per soddisfare nuovi bisogni

I responsabili dei Centri di ascolto di Dianova, continuano a gestire le richieste di chi ha bisogno di aiuto, che in questo momento più che mai può trovarsi in difficoltà, in via telematica organizzando colloqui telefonici e in video chiamata al fine di garantire un sostegno anche a distanza.
Per il personale, in questa fase critica e impegnativa, è stato instituito uno sportello di ascolto e sostegno a distanza gestito da una psicoterapeuta.

Criticità indotte da Covid-19 nell’erogazione dei servizi:

Dal 24 febbraio è stato scelto di sospendere tutte le attività non strettamente necessarie per salvaguardare i ragazzi ospiti delle nostre cinque strutture: dalle visite dei familiari, alle attività che richiedono di uscire dalle Comunità e ai laboratori svolti da professionisti esterni alle equipe; inoltre, una parte dei collaboratori è in modalità smart working. Dal 27/02 le due strutture Lombarde e successivamente dal 9 marzo per le altre tre strutture presenti nelle regioni Marche, Lazio e Sardegna sono stati bloccati gli ingressi di nuovi utenti.

Necessità urgenti per poter continuare ad erogare i servizi:

Dall'inizio dell'emergenza Dianova ha affrontato e continua ad affrontare un momento difficile per ritardi da parte delle ATS dei pagamenti delle fatture per le prestazioni erogate e allo stesso tempo deve far fronte anche ad acquisti e spese straordinarie per oltre 15.000 euro al mese per soddisfare l'approvvigionamento (non senza fatica) di dispositivi di protezione individuale necessari a  tutelare la salute dei ragazzi e quella degli operatori.

Iniziative in corso o pianificate a breve:

Per far fronte  alle continue domande di accoglienza nelle comunità di persone con problemi di dipendenza, Dianova ha inviato una comunicazione a Regioni e ATS nella quale si richiede la messa in atto di una procedure che prevede una certificazione medica inerente lo stato di salute del soggetto in procinto di accedere alle strutture e l'effettuazione di un tampone virale specifico nei giorni immediatamente precedenti l'ingresso in Comunità. Le richieste contribuirebbero anche ad arginare il possibile diffondersi di un'infezione che deve essere assolutamente arrestata nel più breve tempo possibile.

 

 

Dianova Onlus da oltre trent'anni interviene nell'ambito della dipendenza da sostanze con l'obiettivo di aiutare ragazzi con alle spalle storie di sofferenza e disagio a ritrovare il loro spazio nella nostra società. L'azione di Dianova si sviluppa principalmente nelle sue cinque Comunità Terapeutiche presenti nelle Regioni Lombardia, Marche, Lazio e Sardegna che possono ospitare fino a 167 persone. Tutte le strutture sono accreditate e convenzionate con gli enti di riferimento. Dianova Italia aderisce a Dianova International, un network presente in 4 continenti (America, Asia, Africa ed Europa) membro ufficiale dell'UNESCO e con "Statuto Consultivo" del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

 

www.dianova.it

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Dianova continua a sostenere le persone nelle sue comunità e si è mobilitata per tutelare gli ospiti, tutti i dipendenti e i componenti delle equipe di ogni struttura, adottando puntualmente le misure indicate dal Ministero della Salute, dagli Enti pubblici per far fronte all'emergenza Coronavirus.