Continua l’impegno de Il Calabrone – organizzazione di prossimità di Fondazione Sodalitas - verso i bisogni delle persone più fragili: accoglie chi non ha accesso ad altri servizi; attiva forme nuove di relazione e risposta a quei giovani che corrono il rischio di pagare un prezzo altissimo all’attuale crisi; aiuta bambini, ragazzi e adulti a dare un nome a questo tempo di angoscia; sperimenta nuove modalità di “vicinanza a distanza”, per non lasciare solo nessuno.
Iniziative in corso o pianificate a breve per soddisfare nuovi bisogni
In collaborazione con le scuole, Il Calabrone ha distribuito PC a minori che non avevano la possibilità di seguire le lezioni a distanza. Questo ha permesso di agganciare diverse situazioni di povertà educativa ed economica con le quali proseguirà un lavoro di sostegno.
È stata poi attivata, insieme ad altre realtà del territorio, una piattaforma di supporto a studenti, genitori e insegnanti nella didattica a distanza con contenuti pensati per ogni fascia di età utili a favore la rielaborazione della situazione attuale, nonché a creare momenti di incontro, confronto e riflessione.
Sono stati trasferiti online i colloqui, i seminari formativi e, quando possibile, i laboratori rivolti ai giovani perché vivano il tempo a casa come “tempo utile” e per continuare a dar voce ai giovani.
Viene altresì sostenuta l’attivazione dei giovani che si sono messi a disposizione per la consegna della spesa a domicilio ed è stata incrementata l’offerta di supporto psicologico e pedagogico, anche a distanza.
Sono stati mantenuti aperti e rimodulati i servizi residenziali e quelli rivolti a persone in situazione di marginalità grave (tossicodipendenti, sexworker, persone senza fissa dimora... ).
Criticità indotte da Covid-19 nell’erogazione dei servizi
È stato necessario ripensare tutte le attività di sostegno per continuare ad essere vicini alle persone più fragili (in una fase in cui le difficoltà sono diventate molto più evidenti) privilegiando il contatto individuale da remoto, attraverso computer o cellulare .
È stato poi necessario “mettere in sicurezza” le strutture residenziali, rimodulandone gli spazi e il funzionamento delle attività, nonché riorientare attività educative e preventive per consentire a minori e giovani di rielaborare un’esperienza così drammatica e inserirla nel proprio percorso di crescita.
Si è dovuto, infine, mettere gli operatori in condizione di lavorare in sicurezza (fisica ed emotiva) e attivare anche strumenti per il lavoro a distanza.
Necessità urgenti per poter continuare ad erogare i servizi
La cooperativa sta venendo in contatto con numerosi giovani che in casa vivono grosse fatiche e non hanno strumenti tecnologici per restare in contatto con gli operatori: vi è, quindi, bisogno di attrezzatura e di strumenti di connessione.
Vi è poi la necessità di potenziare gli apparati per il sostegno a distanza (per poter potenziare anche le attività formative) e di attivare spazi protetti per eventuali situazioni di quarantena o di isolamento preventivo.
È possibile sostenere Il Calabrone e le iniziative messe in campo sul sito internet www.ilcalabrone.org
COOPERATIVA IL CALABRONE opera da circa quarant’anni nel territorio di Brescia e provincia, con circa 60 dipendenti. Offre diversi servizi: servizi residenziali e semiresidenziali per persone con problemi di dipendenza, consultorio familiare, sostegno educativo/consulenziale per adolescenti e giovani in situazione di disagio, servizi di accoglienza e riduzione del danno a favore di persone in situazione di grave marginalità, servizi di accompagnamento all’autonomia lavorativa e abitativa, percorsi educativi e preventivi nelle scuole, servizi di educativi di sviluppo delle competenze e del protagonismo giovanile, promozione della cittadinanza attiva.
www.ilcalabrone.org
Il Calabrone ha distribuito PC a minori per seguire le lezioni e ha attivato, con altre realtà, una piattaforma di supporto per la didattica a distanza; inoltre, ha trasferito online colloqui, seminari formativi e laboratori e ha incrementato il supporto psicologico e pedagogico. Infine, ha rimodulato i servizi residenziali e quelli rivolti a persone in situazione di marginalità grave.