Azione contro la Fame - organizzazione di prossimità di Fondazione Sodalitas - ha posto molta attenzione alla minaccia COVID-19 e, a livello globale, ha messo in atto una serie di misure utili per prevenire i rischi connessi alla salute e alla sicurezza del suo personale. Nonostante le restrizioni agli spostamenti internazionali in atto in moltissimi Paesi, le attività sul campo proseguono senza sosta, anche grazie al fatto che lo staff è composto per il 92% da operatori umanitari locali.
La principale preoccupazione dell’organizzazione è, ora, quella di assumere tutte le precauzioni del caso, sia per scongiurare l’esposizione al virus da parte del proprio staff, sia per evitare una sua ulteriore diffusione. In tal senso, il network internazionale ha già stabilito dei piani di emergenza specifici per ogni regione, continuando a garantire la continuità degli aiuti e implementando le attività tese a promuovere comportamenti igienici adeguati. In quest’ottica, Azione contro la Fame continua a promuovere programmi sul tema dell’acqua, dei servizi igienico-sanitari e dell’igiene (WASH), che mirano a favorire la condivisione delle regole di base utili per mantenere le comunità in salute e proseguirà con la distribuzione di kit igienici a tutte le famiglie, oltre che a sensibilizzare le popolazioni sul corretto lavaggio delle mani, sull'utilizzo di acqua pulita e sul miglioramento dei servizi igienico-sanitari.
Iniziative sul territorio per soddisfare nuovi bisogni
In Italia, Azione contro la Fame ha promosso un’intensa attività di sensibilizzazione e comunicazione con due obiettivi principali. Da un lato, ribadire ai cittadini le principali regole di base utili per prevenire il contagio, favorendo la condivisione di comportamenti capaci di garantire una igiene diffusa. Dall’altro, evitare che l’emergenza Covid-19 eclissi altre crisi umanitarie che seppure più lontane dall’Italia e l’Europa, non sono meno gravi in termini di sofferenza umana.
L’organizzazione sta, inoltre, portando avanti la Challenge contro la Fame: una giornata di volontariato in accordo con le aziende, per il coinvolgimento dei dipendenti in un pomeriggio di sport solidale, mantenendo la possibilità di farla all’aperto a Milano (18 settembre) e a Roma (ottobre), nel rispetto dei protocolli che saranno in vigore. Sta anche lavorando su un’opzione digitale a partire da giugno.
Iniziative in corso o pianificate a breve
A livello globale, per far fronte alla crisi in corso, si deve lavorare sia per contenere la diffusione del virus; sia per sostenere le persone più colpite dalle restrizioni ai movimenti e dalle conseguenze economiche. Per rispondere all’emergenza, in alcuni paesi in cui Azione contro la Fame opera, è stato richiesto di fornire anche kit per la pulizia dei servizi igienici. I gruppi di coordinamento impegnati nei settori dell’acqua e dell’igiene proseguiranno il loro lavoro per prevenire, in sinergia con le autorità locali, i rischi della trasmissione del virus nelle comunità più vulnerabili, nei campi profughi e negli insediamenti informali, i luoghi più esposti al contagio.
È stato inoltre creato un FONDO EMERGENZA COVID19, un fondo flessibile, che permetterà di agire in modo rapido nei Paesi dove l’organizzazione è presente: https://www.azionecontrolafame.it/sostieni/covid19.html
È possibile, per le aziende, promuovere una raccolta fondi attraverso i dipendenti e matchare (è attiva anche la pagina Benevity), contribuire con una donazione aziendale e coinvolgere i propri clienti ed i propri canali di distribuzione e comunicazione.
Criticità indotte da Covid-19 nell’erogazione dei servizi
Se l’epidemia si espanderà ed avrà impatto sulla produzione e distribuzione del cibo nei Paesi in cui Azione contro la Fame opera, potranno verificarsi gravi peggioramenti dell’insicurezza alimentare, che richiedono un forte intervento di sostegno alla nutrizione. Come nel caso della malaria o di altre epidemie (es. ebola), infatti, si prevede che le persone malnutrite colpite da Covid-19 possano diventare ancora più vulnerabili. La gestione di un’epidemia di questa ampiezza, tra l’altro, metterebbe in grave difficoltà i sistemi sanitari dei Paesi in cui operiamo. Non ultimo, l’eventuale isolamento imposto dalle condizioni di salute dei civili avrebbe, certamente, un impatto a lungo termine sulla salute mentale delle persone e, di conseguenza, sul loro stato nutrizionale
Necessità urgenti per poter continuare ad erogare i servizi
In un momento in cui il mondo concentra tutta la sua attenzione alla diffusione di Covid-19, è bene che la comunità internazionale continui ad attivarsi per aiutare gli oltre 821 milioni di persone che, ogni anno, soffrono la fame nel mondo. Azione contro la Fame, in tal senso, ritiene fondamentale ribadire la centralità della lotta alla malnutrizione infantile. Va ricordato, infine, che in molti Paesi la nostra capacità di rispondere all’epidemia dipenderà dalla volontà delle autorità locali e dei gruppi armati di permetterci di lavorare in modo indipendente e imparziale.
Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria leader internazionale nella lotta contro le cause e le conseguenze della fame. Nata nel 1979, ha sedi in Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Canada e Stati Uniti. Da 40 anni, in circa 50 Paesi, grazie al lavoro dei suoi quasi 8mila operatori, salva la vita di bambini malnutriti, assicura alle famiglie acqua potabile, cibo, cure mediche e formazione, consentendo a intere comunità di vivere libere dalla piaga della fame e dalla malnutrizione. Azione contro la Fame è stata tra le prime organizzazioni a sperimentare l’utilizzo del cibo terapeutico pronto all'uso con programmi di gestione della malnutrizione su base comunitaria.
www.azionecontrolafame.it
Azione contro la Fame - organizzazione di prossimità di Fondazione Sodalitas - pone molta attenzione alla minaccia COVID-19. Nonostante le restrizioni agli spostamenti internazionali in atto in moltissimi Paesi, le attività sul campo proseguono senza sosta, anche grazie al fatto che lo staff è composto per il 92% da operatori umanitari locali.