Riequilibrare la finanza ESG: il ruolo cruciale della sostenibilità sociale

Il dibattito sottolinea l'importanza di integrare la dimensione sociale negli investimenti

Sostenibilità e finanza ESG, di questi temi si è discusso nell’incontro “Finanza ESG e sostenibilità sociale: dare valore alla S”, promosso da Fondazione Sodalitas e Banco BPM, in collaborazione con Banca Aletti, che si è tenuto mercoledì 19 giugno presso la Sala delle Colonne di Banco BPM a Milano. Già oggi gli investimenti sostenibili rappresentano oltre il 40% di tutti gli investimenti gestiti a livello globale e costituiscono l’opzione di riferimento per asset manager e investitori. Spesso però viene data massima rilevanza al tema ambientale, trascurando la componente sociale della sostenibilità, con tutte le ricadute che ne possono derivare. Serve dunque uno sguardo più complessivo per poter fare le giuste scelte, anche a livello di strategia aziendale.

Sul palco si sono alternati gli interventi di Giuseppe Pitotti di Fondazione Sodalitas, Claudia Cannas, Research Fellow CSEA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr, Barbara Ietto, Advisory & Model Portfolios di Banca Aletti Gruppo Banco BPM, che hanno fatto il punto su alcuni temi rilevanti come la crescita della finanza ESG, il peso della dimensione sociale negli indici di rating ESG, gli indicatori rilevanti per orientare gli investimenti verso obiettivi di sostenibilità sociale, l'impatto atteso dell'intelligenza artificiale sull'allocazione degli investimenti.

Finanza ESG in crescita, Europa protagonista
Nell’intervento introduttivo Giuseppe Pitotti di Fondazione Sodalitas e Consigliere Forum Finanza sostenibile, ha tracciato attraverso alcuni dati significativi (fonti: Morningstar, Assogestioni) la rilevanza raggiunta ormai dalla finanza ESG che vale 3.000 miliardi di dollari di investimenti gestiti nel mondo. L'84% di questi investimenti sono in Europa dove il mercato della finanza ESG, marginale fino al 2018, è cresciuto esponenzialmente in pochi anni. L'Italia detiene il 17% degli investimenti ESG europei ed è tra i Paesi che trainano questo mercato.
Pitotti ha segnalato, inoltre, un tema oggi scarsamente presidiato che è quello della sostenibilità sociale del territorio e delle comunità dove prevalentemente opera l’azienda. In una prospettiva di lungo periodo, infatti, la rottura della coesione sociale provocherebbe danni significativi anche all’azienda, in quanto è in quel contesto che potrà trovare ed assumere talenti e, in senso lato, troverà i suoi clienti.

Sostenibilità sociale, impatto e valutazione
Anche a livello di strategia aziendale, dare rilievo alla “S” ha dei risvolti positivi non indifferenti, ha sottolineato Claudia Cannas, Research Fellow CSEA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Infatti, le imprese più sostenibili hanno un minor costo del debito e del capitale, sono meno rischiose e affrontano meglio le turbolenze dei mercati. Ma i rating ESG delle principali agenzie mostrano ancora una bassa correlazione: la variabilità con cui valutano la performance di sostenibilità è consistente. In questo quadro, il pillar sociale mostra una crescita costante: nel periodo 2014-2022 le aziende quotate nel FTSE MIB hanno migliorato in modo significativo i risultati di sostenibilità sociale.

Per sostenere questo trend di crescita servono indicatori credibili, non solo quantitativi ma anche qualitativi, e sono necessarie le competenze per applicare gli indicatori in modo da ridurre gli spazi di discrezionalità. Il mondo della ricerca sta affinando i propri strumenti per poter sostenere questa sfida.

Finanza ESG e gestione della complessità
Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr, ha evidenziato come gestire gli investimenti sostenibili significa trovare il punto di equilibrio tra tre diversi obiettivi dell'investitore: generare una performance finanziaria, generare un impatto sociale e ambientale, allineare gli investimenti ai propri valori. Capire come progettare una strategia capace di unire questi elementi sarà cruciale per mantenere la propria competitività in futuro.
Bonati ha, inoltre, avvertito che la finanza ESG deve considerare gli impatti sociali generati sulle persone dal cambiamento climatico, contribuendo così a una transizione giusta (just transition). La transizione climatica impatterà sul 40% dei posti di lavoro. Si stima che il saldo tra posti di lavoro guadagnati e persi sarà positivo (+8 milioni), ma nella fase di passaggio vanno sostenute le persone
a maggior rischio di perdere il lavoro per contenere disuguaglianze e squilibri sociali.

Finanza ESG: quali prospettive
Barbara Ietto, Advisory&Model Portfolios di Banca Aletti, ha rimarcato come oltre un terzo dei fondi ESG e il 77% dei fondi sostenibili compiono investimenti ambientali, contro il 26% dei fondi ESG e il 56% dei fondi sostenibili che effettuano investimenti sociali (fonte: Morningstar). La dimensione sociale nella finanza ESG può e deve crescere e questo passa attraverso il dialogo con i
clienti e chi costruisce i prodotti-finanziari e l'integrazione di metriche ESG nei processi di investimento.

Le conclusioni
Le considerazioni finali dell’incontro sono state affidate ai Presidenti di Fondazione Sodalitas, Alberto Pirelli, e di Banca Aletti, Umberto Ambrosoli.
Ambrosoli ha offerto un'analisi approfondita riguardante le attuali sfide e opportunità nel'ambito della sostenibilità, mettendo in luce la crescente necessità di dare valore a tutte le componenti ESG "L'impegno nell'ambito ESG, e quello sociale in particolare, richiede una cultura aziendale orientata al lungo periodo. Le politiche a sostegno della natalità sono un esempio di investimento in questo senso che dimostra sensibilità verso il futuro. L'attenzione al sociale comprende da una parte le iniziative interne alle aziende e dall'altra un impegno più ampio verso la comunità attraverso il coinvolgimento attivo delle persone”.

Mentre Alberto Pirelli ha dichiarato che:"Viviamo un tempo di grandi trasformazioni, nel quale rafforzare la sostenibilità sociale è una scelta necessaria per lo sviluppo inclusivo della società e le prospettive di competitività delle aziende. La finanza ESG gioca un ruolo decisivo in questa sfida, perché può orientare le imprese a dotarsi di piani d'azione efficaci nel generare un impatto rilevante e misurabile. Fondazione Sodalitas, che associa imprese di riferimento nei principali settori di mercato per la qualità della performance ESG, è impegnata a promuovere il dialogo tra grandi imprese e Pmi da un lato, e la partnership tra mondo d'impresa e sistema finanziario dall'altro, per costruire strategie comuni di sostenibilità sociale."


Il dibattito tra esperti a Milano sottolinea l'importanza di integrare la dimensione sociale negli investimenti sostenibili per garantire coesione e crescita a lungo termine

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