Gen Z e lavoro: come la pensano i giovani?

Il report di Gi Group racconta le aspettative e le preoccupazioni della Generazione Z

2.500 studenti delle scuole superiori hanno partecipato alla terza edizione dell’osservatorio “Giovani e Orientamento”, l'indagine condotta da Skuola.net in collaborazione con Gi Group – prima agenzia per il lavoro a capitale italiano - che ogni anno fa il punto della situazione sul rapporto tra le nuove generazioni giunte alle soglie del diploma e un mondo, come quello dei mestieri e delle professioni, a cui presto o tardi dovranno rivolgersi.

Il report si concentra sulle aspettative e le preoccupazioni della Generazione Z, i giovani nati tra il 1997 e il 2012, riguardo al loro futuro lavorativo. Emerge un quadro contrastante tra le loro ambizioni e le difficoltà che dovranno affrontare. Ecco quanto emerso dai dati raccolti.

Sogni e priorità

I giovani della Generazione Z sognano carriere stimolanti e appaganti, che permettano loro di esprimere la propria creatività e passione. Tra le priorità ci sono un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa, un ambiente di lavoro positivo e la possibilità di avere un impatto sociale positivo attraverso il proprio lavoro.

Sfide e preoccupazioni

Nonostante le loro aspirazioni, i membri della Generazione Z sono consapevoli delle sfide che li attendono. Temono di non trovare lavoro, di non essere adeguatamente retribuiti e di non avere opportunità di crescita professionale. La precarietà e l'incertezza del mercato del lavoro attuale alimentano queste preoccupazioni.

Preparazione e competenze

Per affrontare al meglio il futuro, i giovani della Generazione Z stanno cercando di acquisire competenze trasversali come problem solving, pensiero critico e flessibilità. Molti stanno investendo in formazione aggiuntiva, come corsi online e tirocini, per rendersi più competitivi.

Ruolo delle istituzioni e delle aziende

Il ruolo delle istituzioni e delle aziende è cruciale nel supportare i giovani nella loro transizione al mondo del lavoro. Sono necessari investimenti nell'istruzione, programmi di orientamento professionale e collaborazioni tra scuola e imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

La ricerca invita le istituzioni e le aziende a impegnarsi per creare un futuro lavorativo più inclusivo e gratificante per i giovani di oggi. La sostenibilità sociale si conferma nuovamente uno dei pilastri su cui fondare ambienti lavorativi competitivi, capaci di fare leva sui giovani.

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2.500 studenti delle scuole superiori hanno partecipato alla terza edizione dell’osservatorio “Giovani e Orientamento”, l'indagine condotta da Skuola.net in collaborazione con Gi Group