L’Hub di quartiere di via Borsieri contro lo spreco alimentare compie un anno e festeggia con un grande successo: 77 tonnellate di cibo per 154.000 pasti equivalenti recuperati e 21 organizzazioni Non Profit, 11 supermercati e 5 mense aziendali coinvolte.
Il progetto dell’Hub di quartiere è nato all’interno delle azioni definite nel protocollo “ZeroSprechi” condiviso nel 2016 da Assolombarda, Comune di Milano e Politecnico di Milano, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e innovare le modalità di recupero delle eccedenze alimentari da destinare agli indigenti, in linea con la Food Policy promossa dal Comune, con un modello su piccola scala; l’iniziativa contribuisce in modo concreto al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Banco Alimentare della Lombardia e sostenuto dal Programma QuBì - La ricetta contro la povertà infantile, promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam. Programma QuBì continuerà a sostenere anche per il 2020 l'Hub di via Borsieri e quello del Municipio 4. Quest’anno è inoltre previsto il nuovo progetto per l’apertura di un ulteriore Hub di quartiere nel Municipio 3, in zona Lambrate, grazie alla partecipazione di AVIS Comunale di Milano e Banca di Credito Cooperativo di Milano, che hanno partecipato all’avviso pubblicato dal Comune.
Le tonnellate di cibo donato nell’Hub di via Borsieri hanno un valore economico di 308.000 euro e sono aumentate, nel corso dell’anno, le organizzazioni Non Profit che usufruiscono del servizio. Anche molte aziende associate ad Assolombarda, attraverso le mense, hanno partecipato alla donazione del cibo in avanzo, a cui si aggiungono quelle della grande distribuzione organizzata.
Tutto ciò ha permesso di fornire un sostegno diretto a 1.300 nuclei famigliari, per un totale di 3.950 persone.
Il progetto dell’Hub di quartiere è nato all’interno delle azioni definite nel protocollo “ZeroSprechi” condiviso nel 2016 da Comune di Milano, Assolombarda e Politecnico di Milano, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo.