Dalle imprese aderenti: i risultati di Barilla sul tema del benessere delle persone, del Pianeta e della comunità

Per Barilla “Buono per te, Buono per il Pianeta” è diventata la Missione del Gruppo e il solo modo di fare impresa.
Il 26 maggio sono stati presentati i principali risultati raggiunti dall’azienda sul tema del benessere delle persone, del Pianeta e della comunità. 
Dal 2010 ad oggi, Barilla ha riformulato ben 219 prodotti. Solo negli ultimi 3 anni Barilla ha ridotto i grassi totali e i grassi saturi in 73 prodotti e il sale in 15 prodotti. I nuovi prodotti sono stati lanciati con più fibra e meno zucchero rispetto alla media del settore.

Il Gruppo ha potenziato lo sviluppo dei progetti di agricoltura sostenibile: nel 2015 Barilla ha acquistato 140.000 tonnellate di grano duro sostenibile (+50% rispetto al 2014) da 1.300 aziende agricole. Allo stesso tempo ha triplicato – dal 6 al 18% - la quota di materie prime acquistate da filiere gestite responsabilmente: l’obiettivo è raggiungere il 100% entro il 2020. 

Sempre attenti all’ambiente, c’è stata inoltre una riduzione del -19% dei consumi idrici e del -23% delle emissioni di gas serra, per ogni tonnellata di prodotto. Tutto questo grazie anche al progetto del “Treno del Grano”un nuovo raccordo ferroviario per il trasporto del grano duro fino al più grande stabilimento di pasta al mondo presso la sede Barilla a Parma, il che significa avere circa 3.300 camion in meno sulle strade, con una riduzione di 1.100 tonnellate di emissioni di gas serra.

Il 2015 ha rappresentato anche l’anno dello Smart Working: il rivoluzionario progetto voluto da Barilla per i propri impiegati d’ufficio che permette a tutti di lavorare in remoto attraverso l’utilizzo di tecnologie di comunicazione e collaborazione. Rimanendo sul capitale umano, il Diversity & Inclusion Board ha continuato a guidare il cambiamento culturale dell’azienda. L'organizzazione ha realizzato un significativo progresso sui temi del bilanciamento di genere, migliorando in un solo anno la percentuale di donne in posizioni di leadership da 28% a 35%, e le donne nel Global Talent Pool da 32% a 41%.

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