Seimila studenti delle scuole superiori esprimono il loro parere su tematiche di attualità

Ragazze e ragazzi raccontano il loro punto di vista a Fondazione Conad

Rispondendo a un sondaggio condotto da IPSOS, i ragazzi raccontano come vivono la scuola, che cosa si aspettano dal futuro, come si rapportano alle nuove tecnologie, quali sono i modelli per loro più attrattivi e quali argomenti vorrebbero approfondire.

I dati sono stati raccolti durante la seconda edizione del Progetto Scuola, realizzato con Unisona, che consente agli studenti di tutta Italia di accedere gratuitamente a un ciclo di quattro incontri in live streaming su tematiche di grande attualità, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sulle emergenze sociali in atto. gli incontri sono stati rivolti alla lotta alle mafie, al benessere a scuola, alle dipendenze, all’intelligenza artificiale. Sommando le due edizioni, il progetto ha raggiunto circa 300mila ragazzi appartenenti a più di 2.000 istituti superiori di tutta Italia.

Al termine di ogni evento è stato realizzato un sondaggio con IPSOS per capire cosa ne pensassero i ragazzi dei temi proposti. L’ indagine racconta come vivono la scuola, che cosa si aspettano dal futuro, come si rapportano alle nuove tecnologie e quali sono i modelli per loro più attrattivi. Ci dicono anche di che cosa vorrebbero parlare nei prossimi incontri e l’edizione del prossimo anno del Progetto Scuola terrà conto delle loro preferenze, trattando temi che andranno da affettività e sessualità ai lavori del futuro.

I PRINCIPALI DATI EMERSI DALL’INDAGINE

Tra gli highlights ‘rivelatori’ del punto di vista delle giovani generazioni, sono emersi:

➢ Il 38,5% degli intervistati non aveva mai partecipato ad approfondimenti sui temi trattati né a scuola né fuori.

➢ Il 76,5% dei ragazzi ha dichiarato di essersi preparato a questi momenti informativi, dimostrando interesse specifico per la tematica trattata (oltre il 75%), e il giudizio post evento è stato molto positivo (gradimento dall’84 all’89% per i ragazzi e dal 92 al 95% per gli insegnanti).

CYBERMAFIA

➢ In merito alla cybermafia, il 67% degli studenti ritiene che la sua abilità nell'utilizzo delle tecnologie informatiche renda la cybermafia attrattiva, mentre il 41% dichiara che vorrebbe lavorare nel campo della cybersecurity per affrontare le minacce informatiche, combattere i crimini che avvengono nel web e proteggere i dati sensibili dei cittadini.

DIPENDENZE VISTE DA VICINO

➢ Sul tema delle dipendenze, il 56% del campione intervistato le considera una vera e propria malattia per la quale occorre chiedere l’aiuto di professionisti o comunque di figure adulte; tra i comportamenti potenzialmente rischiosi in termini di possibilità di sviluppare una dipendenza i ragazzi indicano principalmente il “gratta e vinci” (44%), l’utilizzo di slot machines (41%), i giochi d’azzardo (40%), l’utilizzo di dispositivi elettronici (33%), le scommesse sportive (32%), il poker online (25%). Gli insegnanti invece sono piuttosto concordi nell’indicare come elementi più a rischio nel generare dipendenze i dispositivi elettronici (82%) e il gaming (52%).

➢ In merito al pericolo di sviluppare una dipendenza da sostanze illegali, il 65% dei giovani si considera più a rischio rispetto alla generazione precedente.

SCUOLA E BENESSERE

➢ Interrogati sulle emozioni che gli studenti sviluppano a scuola, ai primi posti per i ragazzi ci sono ansia (48%) stanchezza (46%) e stress (40%). Interessante la divergenza di opinioni tra studenti e insegnanti circa il livello di disinteresse a scuola: solo il 7% dei giovani indica il disinteresse come sentimento provato a scuola, mentre ben il 39% dei docenti pensa che i ragazzi siano disinteressati.

Il 55% degli studenti vorrebbe giudizi più qualitativi al posto di voti espressi in numeri, che dal 78% vengono indicati come responsabili di malumore ed elementi che agiscono negativamente sull’autostima.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

➢ Il 37% del campione si dichiara interessato nel seguire corsi di formazione sull’IA in grado poi di offrire nuovi sbocchi lavorativi.

➢ In generale, chiamati a esprimere un parere su alcune affermazioni, per il 68% degli intervistati l’IA potrebbe causare la perdita di molti posti di lavoro, per il 65% potrebbe rendere impossibile distinguere notizie e fatti veri dai falsi, per il 64% potrebbe rappresentare una minaccia per l’umanità, per il 62% potrebbe facilitare la violazione della privacy, e per il 42% potrebbe ampliare il divario tra ricchi e poveri.

➢ Il contraltare positivo è che per il 70% l’IA potrebbe migliorare il livello di cura dei malati e delle persone diversamente abili e potrebbe migliorare la qualità dello studio e la capacità di apprendimento; per il 67% potrebbe essere uno stimolo per allenare la creatività, applicandola a nuovi strumenti; per il 60% potrebbe favorire uno sviluppo economico e sociale più sostenibile per il pianeta e per le persone; per il 57% potrebbe migliorare la prevenzione e gestione di calamità naturali.

www.fondazioneconadets.it

 


Fondazione Conad ETS presenta una delle più grandi indagini sugli adolescenti in Italia

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